Sotto la superficie del mare intorno a Veglia e al Quarnero si nascondono città, porti e storie romane pronte per essere scoperte. Tuffati nella storia – senza attrezzatura, solo con occhi curiosi e cuore aperto.
Passeggiando lungo la costa o osservando le barche che ondeggiano sul mare Adriatico, è difficile immaginare che pochi metri sotto di noi si trovino i resti di un altro mondo – l’Impero Romano.
Nel Quarnero, e in particolare sull’isola di Veglia (Krk), il mare ha lentamente coperto antiche città, porti e magazzini romani.
Oggi queste tracce giacciono appena sotto la superficie, invitandoci a un viaggio che unisce storia, natura e racconto.
Dove il mare custodisce la storia romana

Omišalj – Fulfinum e Mirine
Sulla costa occidentale di Veglia si trova uno dei più affascinanti siti archeologici del Quarnero.
La città romana di Fulfinum e il complesso paleocristiano di Mirine sorgono a pochi passi dal mare, e parte delle loro strutture costiere si trovano oggi sott’acqua.
Durante la bassa marea – o con un pizzico di spirito da esploratore – si possono distinguere fondamenta, moli e magazzini di un tempo lontano.
Baška – il porto antico sotto le onde

Nel mare poco profondo vicino a Baška si trovano i resti di antichi magazzini romani, probabilmente legati al commercio di vino, olio e pesce.
Oggi sono un’interessante meta per sub e appassionati di storia, visibili talvolta anche dalla riva durante la bassa marea.
Caska (isola di Pag)
Sebbene non si trovi su Veglia, Caska merita di essere ricordata.
Qui un intero insediamento romano è sprofondato nel mare a causa di movimenti tettonici.
Muri, strade e case giacciono ancora oggi sott’acqua – una vera Pompei sommersa.
Perché il mare ha “inghiottito” i Romani

Il livello del mare in epoca romana era più basso di circa un metro o un metro e mezzo.
Le variazioni furono causate da cicli climatici naturali, movimenti tettonici e assestamenti post-glaciali.
I Romani costruirono vicino alla riva, senza immaginare che le loro città sarebbero diventate un giorno siti archeologici subacquei.
Curiosità dal mondo romano

Il cemento romano dura ancora oggi: la miscela di calce e cenere vulcanica diventava più resistente a contatto con l’acqua di mare.
I Romani avevano il loro “ketchup” – il garum, salsa di pesce fermentata, amatissima in tutto l’Impero.
Niente veniva sprecato – le anfore rotte venivano riutilizzate per pavimentazioni, fondamenta o sepolture.
Il mare nasconde storie – a Fulfinum si può camminare lungo la riva e osservare i resti di un’antica vita ormai silenziosa.
Pianifica la tua giornata a Veglia – sulle tracce dei Romani
Se ami unire mare e storia, dedica una giornata a queste tappe:
Fulfinum e Mirine (Omišalj) – scopri i resti di una città romana e di una basilica paleocristiana.
Baška – passeggiata sul mare tra rovine sommerse e testimonianze della cultura glagolitica.
Aggiungi un po’ di immaginazione, una buona macchina fotografica e lo sguardo verso l’orizzonte – la tua giornata diventerà un vero viaggio nel tempo.
Parti anche tu sulle tracce dei Romani

Se ami le storie che uniscono natura, mare e storia, questo è l’itinerario perfetto per te.
Non servono bombole né macchina del tempo – solo curiosità e voglia di scoprire.
Le tracce dei Romani sono lì – basta saperle riconoscere.
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